Infezioni micotiche

Fig.1 - infezione micotica su Neocaridina (www.skfaquatics.com)I funghi sono membri del gruppo di organismi definiti eucarioti, comprendono microrganismi come lieviti e muffe, nonché i funghi più familiari. Questi organismi sono classificati come un regno a sé stante, ossia separato dagli altri che includono organismi come le piante e gli animali.
Sono organismi che si nutrono di altri organismi (eterotrofi) e non compiono fotosintesi. Tutte le Fig.2 - dettaglio di una infezione micotica che ha colpito le uova di una Neocaridina (Foto di Carlo Ambrosio)malattie causate da questi organismi vengono chiamate micosi.
L'infestazione può essere sia interna o esterna al corpo dell'ospite. Se interna molto probabilmente le spore fungine sono state ingerite. Se il sistema immunitario dell'ospite è in salute, l'infestazione può essere tranquillamente sconfitta, tuttavia se gli organi interni sono stati fortemente infettati è possibile la morte dell'ospite. Riuscire a identificare la diagnosi di un'infezione interna è possibile solo tramite microscopio, mentre quella esterna è visibile a occhio nudo. I sintomi di infezione fungina superficiale causata da Achlya o Saprolegnia  (detti in gergo "Fuzzy white fungus") poFig.3 - Infezione sull'intero corpo di una Neocaridina (www.reddit.com)ssono essere riconosciuti come crescite di una sostanza simile a del cotone bianco soffice nei pressi dell'addome (colpisce molto frequentemente esemplari di genere femminile con uova) o nella regione del cefalo.
I funghi, come detto precedentemente, vengono generalmente respinti da un sistema immunitario sano, quindi un'infestazione micotica è osservabile solo nelle caridine indebolite, ferite o, non è raro che accada, in caridine stressate dall'imminente processo del cambio di exuvia. Il processo in questione crea un notevole dispendio di energia, di conseguenza il loro sistema immunitario può essere pesantemente stressato. È in questi momenti dove gli animali sono indeboliti che i funghi possono iniziare ad attecchire, infatti le spore si attaccano alle caridine e si sviluppano formando una struttura bianca cotonosa. Se non trattate rapidamente le spore invadono le cellule morte del tessuto e nel processo infettano più tessuti causando un maggiore danno. Se l'infezione è presente solo sulla superficie del carapace, l'animale può sbarazzarsi del fungo dopo una muta.


Trattamenti:

  • JBL Fungol: separare gli animali infetti e iniziare a trattare.
    Dosaggio: seguire normalmente le istruzioni per il dosaggio e la durata.
    Il Fungol può essere sostituito con un farmaco antifungino simile, ma fate attenzione che il prodotto non contenga rame.


  • Blu di metilene: utilizzare come applicazione per i parassiti esterni e la prevenzione per i funghi che possono attaccare le uova.
    Dosaggio: 3-4 mg di prodotto per 1 Litro di acqua.


 I Funghi verdi (Green fungus)



Fig.4 - Infezione da Ellobiopsis sp (www.www.reef2rainforest.com) 

Un capitolo a parte deve essere riservato a questi parassiti. Purtroppo c'è molta confusione a riguardo poiché in principio erano stati identificati come dei veri e propri funghi, mentre ad oggi ci sono molti allevatori che ritengono che questa infestazione sia da parte di Ellobiopsis sp (un protozoo parassita) o da Cladogonium ogishimae, (un'alga verde). Data questa premessa, io mi limiterò a trattare questo argomento tramite gli articoli scientifici più aggiornati.
Uno dei più recenti che ho trovato (Maciaszek et al, 2018) trattano e descrivono un'infezione da Cladogonium ogishimae sulle caridine (anche siti di allevatori confermano questa tesi (fonte) e (fonte).
L'infezione si manifesta sul corpo dell'ospite come steli cilindrici di colore verde che penetrano nel corpo dell'ospite. Questo parassita può influenzare la motilità e la vita dell'ospite portando a infezioni batteriche secondarie (evidenziate dall'opacità e dallo sbiancamento del corpo) che, infine, portano alla mortalità.


Trattamenti:

Purtroppo ci sono molte linee di pensiero sui trattamenti di questo parassita e molte di queste sono contrastanti. Dato che personalmente non ho avuto esperienze né dirette né indirette su questo parassita, mi limiterò a riportare quante più informazioni da parte di allevatori:

  • Blu di metilene (fonte): è tradizionalmente utilizzato negli acquari come disinfettante e per il trattamento da avvelenamento da nitrito, ammoniaca, infezioni fungine e parassitarie nei pesci. Non è stato possibile trovare riferimenti per le dosi da usare per trattare le caridine. È stata allestita una vasca d'emergenza usando acqua della vasca principale trattata con il blu di metilene usando 0,5 ml in 350 ml e, successivamente con un trattamento con acqua ossigenata (H202) con dosi di 1,5 ml per 4,5 litri.
    È stato spostato l'animale infetto nella vasca d'emergenza.
    Il trattamento ha ridotto considerevolmente l'infezione ma l'animale è rimasto relativamente inattivo e non interessato ad alimentarsi. Dopo una settimana l'infezione è sparita e l'animale ha compiuto la muta, quindi per precauzione è stato effettuato un secondo trattamento con blu di metilene (con gli stessi dosaggi del trattamento precedente) ed è stata cambiato l'acqua. Dopo altri sette giorni l'animale risulta essere privo di infezione e attualmente si comporta normalmente.


  • Bagni di sale (fonte):
    1. Separare immediatamente i gamberi in una vasca a parte. La vasca può essere tranquillamente di di circa 5-10 litri.
    2. Rendere la vasca d'emergenza confortevole tramite l'inserimento di javamoss, pezzettino di foglie di mandorlo, legno di cholla (se disponibile) e un po di cibo.
    3. Inserire un aeratore.
    4. Prendere un piccolo contenitore (bicchiere o tazza). Riempirlo con una quantità di acqua della vasca o di acqua senza cloro, pari a 2 tazze.
    5. Aggiungi 1 cucchiaio di sali da acquario (evitare quelli da cucina che contengono iodio). Tecnicamente questo può essere qualsiasi sale, ma quello dell'acquario è ciò che molte persone sosterranno di usare.
    6. Mescolare il sale fino a quando non sarà completamente sciolto.
    7. Prendere gli animali infetti con un retino e immergerli nel bicchiere contenente l'acqua e sale per 4 minuti. Durante questo periodo cambiare l'acqua della vasca di emergenza.
    8. Ripeti l'immersione di sale ogni 2 giorni (alcuni diranno ogni giorno, ma l'allevatore in questione ha cercato di recare meno stress alle sue caridine).

NOTA: a volte gli animali nuotavano molto freneticamente, altre volte non si muovevano. Non bisogna allarmarsi poiché gli animali si ritrovano in un ambiente diverso.
NOTE EXTRA: L'animale infetto è stato immerso nel sale per un totale di 4 volte.
L'allevatore non aveva la vasca collegata a nessun tipo di filtro. Solo una piccola pietra ad aria. Anche se subito dopo il trattamento l'animale sembrerà star bene, conviene aspettare un'altra settimana (come ha fatto l'allevatore in questione) per assicurarsi che il fungo sia stato veramente eliminato.


Esistono altri trattamenti, ma per la difficoltà di reperibilità dei prodotti e soprattutto per l'alta mortalità, ho evitato di inserirli. Uno dei più famosi, ma ormai completamente escluso, è quello di lasciare gli animali al buio. Purtroppo questo trattamento non funzionerà. Il motivo è che nonostante questa alga parassitaria non contiene clorofilla (la clorofilla è essenziale nella fotosintesi), essa ottiene praticamente tutto il suo fabbisogno solo dagli ospiti (nutrendosi in modo parassitario).

Cari lettori se siete a conoscenza di altri trattamenti vi prego di scrivermi così da poterne parlare e aggiungerli alla lista. 


Bibliografia
Brock, J. A. and R. Bullis. 2001. Disease prevention and control for gametes and embryos of fish and marine shrimp. Aquaculture 197:137–159.

Bruno, D.W., and Wood, B.P. (1994). Saprolegnia and other Oomycetes. CABI Publishing

Chen, J. C. and C. H. Lin. 2001. Toxicity of copper sulfate for survival, growth, molting and feeding of juveniles of the tiger shrimp, Penaeus monodon. Aquaculture 192:55–65.

"Fungus". Oxford Dictionaries. Archived from the original on 28 July 2012. Retrieved 26 February 2011. 

Lau, Lik-Ming & Hatai, Kishio & Fukano, Hanako & Kurata, Osamu. (2018). First Report of Achlya oblongata Infection in Freshwater-Reared Asian Seabass Lates calcarifer. Journal of Aquatic Animal Health. 30. 239-244. 10.1002/aah.10018.

Maciaszek, Rafał & Kamaszewski, Maciej & Strużyński, Witold & Łapa, Piotr. (2018). Epibionts of ornamental freshwater shrimps bred in Taiwan. Annals of Warsaw University of Life Sciences - SGGW - Animal Science. 57. 10.22630/AAS.2018.57.2.13.

Meyer, F.P. (1991). Aquaculture disease and health management.

Niwa, N. and A. Ohtaka. 2006. Accidental introduction of Symbionts with imported Freshwater shrimp. In: Koike, F., et al. (eds), Assessment and Control of Biological Invasion Risks, World Conservation Union, Gland, Switzerland, pp. 182–86.

Nur, F.A.H. and A. Christianus. 2013. Breeding and Life Cycle of Neocaridina denticulate sinensis (Kemp, 1918). Asian J Animal Vet Adv 8: 108–15.


Sitografia
Aquariumbreeders
https://aquariumbreeder.com/ 

Aquariumcreation
https://www.aquariumcreation.com/ 

Plantedtank.net
https://www.plantedtank.net/ 

Reef to rainforest
https://www.reef2rainforest.com/ 

Sfkaquatics
https://skfaquatics.com/ 




QUESTO SITO È STATO CREATO TRAMITE