Rhabdocoeli

Prima di parlare dei soggetti in questione, è doveroso fare un accenno sulla loro tassonomia.


Phylum Platyhelminthes

I platelminti o vermi piatti (platy = piatto; helminth = verme) sono gli animali più semplici tra quelli a simmetria bilaterale. Hanno dimensioni variabili, vanno da pochi millimetri a vari metri di lunghezza e il loro corpo appiattito può avere varie forme, infatti può essere sottile, allargato, a foglia e a nastro. Questo phylum comprende quattro classi, la classe Turbellari include forme non parassite, mentre le classi Monogea, Trematoda e Cestoda sono tutte parassite (Hickman et al, 2007). Ad oggi la sistematica è in continua evoluzione, di fatti alcune classi citate sono state revisionate e non sono più accettate da alcuni studiosi poiché considerate gruppo parafiletico. Importante ai fini di questo articolo sono i rappresentanti appartenenti al genere Planaria e i rappresentanti dell'ordine Rhabdocoela.


Ordine Rhabdocoela 

I Rhabdocoela sono uno dei più grandi taxa di vermi piatti esistenti che conta poco più di 1800 specie descritte ("WoRMS - World Register of Marine Species"). Come per gli altri turbellari, i membri appartenenti all'ordine dei Rhabdocoela sono in genere vermi piatti a forma cilindrica avente un corpo corto che ricordano in qualche modo la forma di un seme. Le specie più grandi possono essere piatte, mentre altre si presentano come filiformi. Sono animali generalmente piccoli, la maggior parte misura circa 1 mm di lunghezza, altri possono misurare fino ad 1 cm (Tyler S, 2015). I rhabdocoeli sono dotati di un'epidermide ciliata mediante la quale nuotano o scivolano, si riproducono sessualmente con i sistemi riproduttivi ermafroditi. La maggior parte dei rhabdocoeli è acquatica e vive in acque dolci o marine; alcuni si sono adattati agli habitat terrestri. La maggior parte sono predatori di altri piccoli animali, ma questo gruppo di turbellari ha diversi taxa che sono parassiti o commensali di altri animali.

Facile intuire come questi animali vengono scambiali per i loro cugini più prossimi, le planarie. Ad un occhio attento però si possono notare facilmente delle differenze. In Fig.1 è presente un'immagine comparativa.
Fig.1 - Immagine comparativa di planaria a sx e rhabdocoela a dx. (Immagine fishlab.com)

Uno delle prime differenze è che la maggior parte delle planarie è caratterizzata dalla regione cefalica a forma di triangolo, mentre i rabdocoeli la presentano arrotondata. Un'altra grande differenza risiede nel non poter riscontrare facilmente gli ocelli nei rabdocoeli e, infine, ma questa condizione non risulta essere sempre molto attendibile, poiché esistono planarie che assumono varie colorazioni, i rabdocoeli si presentano nella stragrande maggioranza con un colore bianco e in alcuni parti del corpo addirittura trasparente. 


Grazie proprio a queste distinzioni che dobbiamo porre l'attenzione per il riconoscimento di questi animali, poiché, a differenze delle planarie, essi sono del tutto innocui e non recano nessun disturbo o danno alla fauna presente nelle nostre vasche.


Bibliografia



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WoRMS - World Register of Marine Species
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Youtube
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