Copepodi

Prima di parlare dei soggetti in questione, è doveroso fare un accenno sulla loro tassonomia.


Subphylum Crustacea

Nessun gruppo di piante o animali esistenti sul pianeta ha un range di diversità morfologica pari a quella dei crostacei ed è proprio questa caratteristica che rende lo studio dei crostacei molto interessante. I crostacei (dal latino crusta = guscio) sono un subphylum degli Artropoda, comprende numerosissime specie, all'incirca 71.000 descritte ("WoRMS - World Register of Marine Species") nelle quali ne sono comprese alcune molto famose e molto apprezzate anche a livello economico quali aragoste, gamberi, granchi ma anche altre che sono rilevanti per il loro ruolo ecologico come i copeopodi, pulci d'acqua e i balani. Questo subphylum comprende specie prettamente acquatiche, per lo più marine. 

I crostacei posseggono due paia di antenne; il loro corpo si divide prettamente in tre regioni (definiti tagmata): il capo, torace e addome ma ovviamente possono non essere omologhi fra i tutti i vari componenti del subphylum (Hickman  et al, 2007). In molti crostacei la cuticola dorsale del capo si estende posteriormente e sui lati dell'animale, andando a  coprire o addirittura fondersi con alcuni o tutti i somiti toracici e addominali; questa copertura prende il nome di carapace (Hickman et al, 2007).


Classe Copepoda 

I primi della lista sono i copepodi (dal greco kope, remo, + pous,podos, piede). Questi sono piccoli crostacei, sia marini che d'acqua dolce, che formano gran parte del zooplancton e che possono popolare molto facilmente le nostre vasche d'allevamento. Mancano di carapace e conservano un occhio naupliare semplice e mediano anche negli adulti (Hickman et al, 2007). Il genere più famoso e diffuso di copepodi d'acqua dolce sono i Cyclops, che comprende numerosissime specie (Kipp et al, 2020). Il nome di questi animali deriva dai famosi personaggi della mitologia greca, cioè i ciclopi con i quali condividono la caratteristica di avere un singolo occhio grande al centro del cefalo. Sono organismi piccoli, infatti la loro lunghezza va dai 0,05 nanometri ai 5 mm (Light, 1940). I Cyclops sono presenti praticamente in qualsiasi ambiente acquatico d'acqua dolce come laghi, stagni, fiumi torrenti (Strickler,1975). Sono specie onnivore, infatti possono nutrirsi di particelle organiche presenti nei sedimenti, di microalghe e anche di larve di piccoli animali (Kipp et al, 2020).Il dimorfismo sessuale è ben evidente, infatti gli esemplari femminili presentano due sacche ovigere in cui sono contenute le uova ( visibile in Fig.1), mentre gli esemplari maschili, di cui è visibile un esemplare in Fig.2, presentano un paio di antenne più sviluppate che, durante l'accoppiamento, ha funzione di ancoraggio (Light,1940).

Fig.1- Cyclops genere femminile in cui sono visibili le sacche ovigere (Foto De Vito Giovanni) Fig.2- Cyclops genere maschile (Foto De Vito Giovanni) 

Sono organismi completamente innocui e possono essere un'ottima variabile di fonte proteica per la fauna presente nostre vasche.


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WoRMS - World Register of Marine Species
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Youtube
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